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L'impianto frenante si compone basilarmente di una pompa, azionata da leva o pedale, che comprime un liquido che
aziona sulle pinze una o più coppie di pistoncini che infine avvicinano tra di loro le superfici di attrito, pastiglie e
dischi. L'usura dell'impianto frenante si avverte in primo luogo sulle superfici di attrito, ma anche sugli altri componenti, particolarmente sul liquido idraulico ma anche sui tubi e sulle giunzioni che compongono il sistema. La tabella di manutenzione raccomanda la sostituzione annuale del liquido dei freni e ogni tre anni delle tubazioni. E' possibile ripristinare i tubi in gomma originali o ricorrere ai kit in commercio, in treccia metallica o in kevlar, con giunti in alluminio o in ergal. Va detto che, diversamente dai tubi in gomma, quelli in treccia o in kevlar hanno durata virtualmente illimitata. Ma la differenza fondamentale sta nel fatto che i tubi in treccia o in kevlar, sotto la pressione della frenata, sono indeformabili, mentre i tubi in gomma assorbono parte dell'energia idraulica trasmessa dalla pompa al freno. Questo diverso comportamento si trasmette direttamente alla sensazione della frenata: più modulata (fino allo "spugnoso") con i tubi in gomma; più decisa con gli altri materiali. L'aspetto estetico, determinante nella scelta della raccorderia in alluminio lucidato o in ergal, nel caso della R1100RS è del tutto trascurabile, dato che tanto i tubi quanto i raccordi sono praticamente nascosti alla vista. Sul mercato sono disponibili diverse soluzioni. Nel caso della mia moto, la scelta è caduta sul kit offerto dalla Frentubo. Il kit comprende le quattro sezioni di tubo necessarie (notare il tubo principale del freno anteriore molto più corto: quello originale descrive un'ansa sotto il serbatoio come se dovesse andare alla centralina dell'ABS!), le viti necessarie, una buona quantità di anelli di tenuta ed un'abbondante porzione di protezione in plastica per riparare gli attriti provocati dalla traccia metallica sulle parti della moto. La delicatezza dell'intervento sta nel maneggiare con ogni cautela il liquido dei freni e tutte quelle parti che potrebbero provocarne lo spargimento: il liquido dei freni è altamente corrosivo per le parti verniciate e compromette la capacità frenante delle superfici di attrito. Ogni precauzione andrà quindi presa: smontare le parti di carenatura, anche se non è direttamente necessario per il lavoro; coprire con stracci, fogli di alluminio (sì, quello da cucina) ogni parte che potrebbe rischiare di entrare in contatto con il liquido; tenere a portata di mano dell'acqua per ripulire le parti eventualmente toccate dal liquido; usare un barattolo facilmente richiudibile per raccogliere il liquido spurgato dal circuito; proteggere le mani con guanti in lattice. Gli attrezzi necessari sono un cacciavite a stella, chiavi a brugola da 3, 5 e 8 mm, chiavi esagonali da 11 e da 13; un pezzo di tubo di gomma (da benzina o, meglio, da sfiato di batteria che è trasparente), per controllare lo spurgo del liquido dalle valvole sulle pinze; siringhe, per aspirare l'eventuale eccesso di liquido nelle vaschette; tronchesi; fascette stringicavo; alcool denaturato; due flaconi di liquido per freni DOT4 e, naturalmente, il necessario kit di tubi, raccordi e anelli di tenuta. In poche ore si viene a capo dell'operazione. Una buona idea può essere programmare la sostituzione dei tubi dei freni contestualmente alla sostituzione delle pastiglie sia anteriori che posteriori. E' opportuno essere in due, per controllare lo spurgo dei freni, particolarmente per il freno anteriore, ma, disponendo di una pompa a vuoto, si può fare anche da soli. I raccordi dovrebbero essere ripristinati nelle posizioni originarie, senza piegarli e le rispettive viti non devono mai essere serrate con forza. Sostituire tutte le viti e gli anelli di tenuta. - Si comincia smontando la semicarena destra, il segmento anteriore del parafango anteriore (chiuso, in alto, da due viti a brugola da 3 mm e, sui lati, da due viti a brugola da 5 mm) e, se presenti, le coperture degli steli della forcella. - Iniziando, per maggiore facilità, con il freno posteriore, si rimuove la pinza svitando le due viti a brugola da 8 mm. E' importante mantenere le pastiglie allargate al massimo: dopo avere rimosso le due viti, con la pinza ancora appoggiata sul disco, si spinge alternativamente avanti e indietro la pinza contro il disco, quindi, rimossa la pinza si controlla che i pistoncini siano rientrati completamente (eventualmente finendo il lavoro con le dita) e si blocca il tutto inserendo tra le pastiglie un cuneo di legno (BMW prevede allo scopo due attrezzi specifici: il "dispositivo di arretramento" 34.1.500 e il "distanziale" 34.1.520). - Si rimuove il tappino di gomma che protegge la vite di sfiato sulla pinza del freno e si applica alla vite stessa un pezzo di tubo in gomma. - Si svita il coperchio del serbatoio del liquido del freno, lasciando però il diaframma sul posto; questo per evitare, spurgando, di provocare schizzi di liquido dalla vaschetta. - Si procede spurgando il circuito, alternando pompate sul pedale a brevi aperture (non più di mezzo giro) e chiusure della valvola di sfiato (chiave da 11 mm), finché non esce più liquido dalla valvola (che, attenzione!, non vuol dire che non c'è più liquido nel circuito). - Si svita il raccordo sulla pinza (chiave da 13 mm), facendo attenzione al liquido rimasto nella pinza e nel tubo. Ripulire bene la pinza con uno straccio imbevuto di alcool denaturato e avvolgere l'estremità del tubo con un po' di carta d'alluminio. - Svitare il tubo dal raccordo sul telaio (chiave da 13 mm). - A questo punto si può rimontare il tubo, cominciando dal raccordo sul telaio e quindi sulla pinza, rimettendo infine questa in posizione. Attenzione a non forzare la chiusura delle viti (in rete ho raccolto da poco un suggerimento relativo alla protezione delle viti in ergal: si graffiano facilmente e si possono invece proteggere avvolgendo sulla testa un pochino di nastro di teflon). - Si ripristina il liquido nel circuito, avendo cura di spurgare prima il liquido residuo (scuro) e quindi le eventuali bolle d'aria. In questa fase è importante che ci sia sempre liquido dentro il serbatoio. - Controllare il livello del liquido ed eventualmente rimuovere l'eccesso con l'aiuto di una siringa. - Richiudere il coperchio del serbatoio. - Venendo al freno anteriore, si rimuovono le due pinze svitando le viti a brugola da 8 mm che le assicurano agli steli della forcella. - Si rimuove il tappino di gomma che protegge la vite di sfiato sulla pinza sinistra del freno e si applica alla vite stessa un pezzo di tubo in gomma. - Si smonta il coperchio della vaschetta del liquido del freno svitando le quattro viti a croce che la chiudono. Lasciare sul posto il diaframma di gomma per evitare, spurgando, di provocare schizzi di liquido dalla vaschetta. - Spurgare il circuito, alternando pompate sulla leva a brevi aperture (non più di mezzo giro) e chiusure della valvola di sfiato (chiave da 11 mm), finché non esce più liquido dalla valvola (che, attenzione!, non vuol dire che non c'è più liquido nel circuito). - Si svitano (chiave da 13 mm) i tubi dal ripartitore fissato sotto la barra di irrigidimento della forcella ("ponte tubo scorrevole", nel linguaggio BMW). Attenzione al liquido che uscirà dal ripartitore e dai tubi: un po'di carta d'alluminio da avvolgere alle estremità dei tubi può aiutare a ridurre i rischi di schizzi indesiderati. - Prima una pinza, poi l'altra, dopo averle capovolte, si spingono verso l'esterno le pastiglie, facendo attenzione al liquido che uscirà abbondante dalle estremità libere dei tubi. - Smontare i tubi dalle pinze (chiave da 13 mm) e ripulirle con uno straccio imbevuto di alcool denaturato. - Smontare il tubo principale dal ripartitore (chiave da 13 mm), avvolgendo l'estremità con un po' di carta d'alluminio e liberare il tubo dalle fascette stringicavo e dalla molletta che assicura il tubo sotto il serbatoio. - Smontare il tubo principale dalla vaschetta e, dopo avere avvolto anche questa estremità con la carta d'alluminio, sfilarlo dal basso. Un altro pezzo di carta d'alluminio sotto la vaschetta potrà mettere al riparo da eventuali gocce residue che potrebbero scendere dalla pompa del freno. - Rimontare i tubi sulle pinze. - Rimontare le pinze sugli steli della forcella. - Collegare i tubi al ripartitore. - Rimontare il tubo principale sulla vaschetta (se si sono montati tubi in treccia metallica, prima è opportuno coprire questo segmento con l'apposito rivestimento in plastica per evitare gli attriti nei punti di contatto). - Collegare il tubo principale al ripartitore. - Ripristinare le fascette stringicavo nelle posizioni originali. - Si ripristina il liquido nel circuito, avendo cura di spurgare prima il liquido residuo (scuro) e quindi le eventuali bolle d'aria. In questa fase di spurgo è importante che ci sia sempre liquido dentro il serbatoio. - Controllare il livello del liquido ed eventualmente rimuovere l'eccesso con l'aiuto di una siringa. - Richiudere il coperchio della vaschetta e ripulire accuratamente con alcol i bordi della vaschetta e tutti i raccordi dell'impianto. - Dopo avere verificato il corretto montaggio di tutte le parti e l'assenza di filature di liquido dai raccordi, si possono rimontare le plastiche che erano state smontate all'inizio dell'intervento. |