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Ho sempre considerato le manopole riscaldate una sibaritica mollezza inadatta ai climi caldi in cui normalmente uso la moto anche in inverno. Per giunta, spesso si legge di giudizi severi sulla capacità di questo accessorio di svolgere il proprio compito. Così la mia RS esce di fabbrica priva delle manopole riscaldate. Non molto tempo fa, dopo avere provato questo marchingegno su un un'altra moto ho scoperto che le manopole riscaldate funzionano. Certo, i guanti invernali restano comunque necessari e in climi rigidi paramani e guanti riscaldati sono l'unica soluzione, ma a queste latitudini ce n'è in avanzo. Tornano utili anche nell'evenienza di bruschi abbassamenti di temperatura, come quando si sale di quota. Fatto sta che ho deciso di installare sulla mia RS questa meraviglia.

Per prima cosa bisogna verificare che i semimanubri siano predisposti per l'installazione delle manopole, cioè che vi sia il forellino per il passaggio dei cavi di alimentazione in corrispondenza della piega dove termina la manopola di gomma. Il foro è rivolto in basso, quindi non si può vedere ma lo si può individuare facilmente con l'aiuto di una sonda (per esempio del filo elettrico).

LA BMW prevede un kit completo (61.31.2.316.174) che costa circa la metà della somma dei pezzi acquistati separatamente. Ne fanno parte:
- libretto di istruzioni (utile per le figure);
- coppia di manopole e relative viti di fissaggio;
- interruttore;
- connettore;
- coppia di contrappesi e relative viti (inutili: rimarranno in archivio);
- coppia di cunei a espansione per il montaggio dei contrappesi (se quelli presenti sulla moto hanno già la predisposizione per il passaggio dei fili di alimentazione, anche questi sono inutili e rimarranno in archivio).

Attrezzi necessari sono un cacciavite a stella con lo stelo lungo, un altro cacciavite a stella con lo stelo corto, un cacciavite piccolo a taglio, chiavi a brugola (meglio se a T) da 3 e da 5 mm, forbici, pinze, taglierina, una sonda-guida per facilitare il passaggio dei cavi, nastro isolante, fascette fermacavo nere piccole, bloccafiletti liquido, fusibile da 4 A (incredibilmente non compreso nel kit!). I perfezionisti dell'IBMWR suggeriscono di utilizzare grasso dielettrico su tutte le connessioni allo scopo di prevenire la corrosione; in verità, l'impressione è che queste siano tutte in posizioni molto ben protette e non richiedano particolari precauzioni.
Per quanto riguarda il tempo, si può calcolare entro le due ore. Il grado di difficoltà è contenuto.

- Si comincia smontando prima le due semicarene e quindi la parte interna sinistra del cupolino.
- Si smontano i due contrappesi sui semimanubri svitando le relative viti di fissaggio e quindi i contrappesi stessi.
- Sfilare la manopola sinistra. Io l'ho tagliata, ma ci si può ingegnare anche per recuperarla integra.
- Sfilare la manopola destra svitando prima la vite del coperchio del cavo dell'acceleratore e quindi le due viti che tengono la manopola attaccata al blocchetto dei comandi al manubrio; il cavo dell'acceleratore si stacca dalla vecchia manopola.
- Potrebbe essere necessario allentare e riposizionare più all'esterno (verso le manopole) i blocchetti elettrici; con il nastro isolante si possono creare dei riferimenti per l'inclinazione delle leve dei comandi.
- Predisporre una sonda-guida per ciascun semimanubrio per recuperare i cavi di alimentazione dalle manopole; io ho usato del filo elettrico con un connettore alla fine per agganciare il cavo.
- Infilare sul semimanubrio la manopola sinistra e quindi far passare il cavo di alimentazione nell'apposita fessura del cuneo ad espansione all'estremità del semimanubrio.
- Agganciare il cavo alla sonda e sfilare il tutto fuori dal semimanubrio.
- Infilare sul semimanubrio la manopola destra, agganciare il cavo dell'acceleratore e infine far passare il cavo di alimentazione nell'apposita fessura del cuneo ad espansione all'estremità del semimanubrio.
- L'interruttore viene sistemato nella sede predisposta sulla parte interna sinistra del cupolino dopo avere rimosso il coperchio a incastro; con lo stesso incastro si fissa l'interruttore.
- Tracciare i cavi in modo che seguano percorsi esistenti (per esempio i fili che escono dai blocchetti elettrici al manubrio) o facilmente accessibili; non tendere i fili e prevedere eventuali movimenti che possano metterli in tensione o posizioni che possano portare ad abrasioni e schiacciamenti; fermare i fili provvisoriamente con il nastro isolante.
- Collegare i cavi di alimentazione e dell'interrutore al connettore e collegare questo all'impianto elettrico della moto; fare attenzione che gli innesti rapidi siano tutti effettivamente incastrati nel connettore. Questo potrebbe sembrare un momento critico, ma il connettore è fatto in modo tale che non è possibile sbagliare la posizione dei cavi.
- Inserire il fusibile nell'apposito slot (il settimo da sinistra) della scatola portafusibili.
- Accendere il quadro, accendere l'interruttore alla massima potenza (lo scatto opopsto a quello del simbolo della manopola riscaldata); se tutto è stato montato correttamente, in meno di un minuto si comincerà a sentire il calore su entrambe le manopole. E' il momento di richiudere tutto.
- Avvitare le due viti di ritegno della manopola sinistra con una goccia di Loctite.
- Avvitare il contrappeso, facendo attenzione al filo della manopola, e quindi la vite di fissaggio con una goccia di Loctite.
- Agganciare il cavo dell'acceleratore alla manopola destra, avvitare la vite di fissaggio e richiudere il coperchio del comando dell'acceleratore.
- Avvitare il contrappeso di destra, facendo attenzione a non ostacolare la rotazione del comando dell'acceleratore, quindi avvitare la vite di fissaggio con una goccia di Loctite.
- Se sono state riposizionati, richiudere i blocchetti elettrici al manubrio.
- Asssicurare i fili con le fascette stringicavo (può essere una buona occasione per controllare lo stato delle altre fascette e per sostituire quelle che dovessero dare segni di "cottura").
- Assicurare il connettore al telaio.
- Rimontare la parte interna sinistra del cupolino e le semicarene.